il 29 agosto 2001 inagurai questa sezione chiamata FORUM con un messaggio dal titolo: Se qualcuno ti dirà.
Il contenuto era questo:
".....questo messaggio serve solamente per dire che OGNUNO E' LIBERO di scrivere quello che gli va ....naturalmente rispettando anche il pensiero degli altri e senza toni che ci facciano sentire costretti ad intervenire....non ci piace la "censura" e nei limiti del possibile eviteremo di farla".
In questi sei anni non ho mai depennato un solo messaggio. Toglierò il tuo scritto per mettere alla prova il filtro solo se espressamente da te richiesto anche se converrai che, quel tuo post pieno di parole osé, ha poca attinenza con i temi che in premessa stanno sotto al titolo di questo spazio web. Non entro nel merito degli altri messaggi che hai lasciato per una mia ferma e convinta posizione personale che ho più volte espresso. Ti segnalo comunque che nel web ci sono spazi altrettanto importanti dove le tue argomentazioni troverebbero maggior ascolto.
Ti ringrazio comunque per il tempo che hai dedicato alla memoria di Luigi

Inanzi tutto elimina pure lo scritto "Prova parolacce (V.M.18 e soggetti delicati)" e se vuoi elimina anche lo scritto "Perche censurare le espressioni colorite ?".
Quanto a quello che mi dici mi dispiace che mi stia quasi sorgendo spontaneo il seguente dubbio :
Farai mica anche tu parte di quella che chiamo CIA italiana ed avrai mica fondato questo sito perchè magari ti sentivi un po la coscienza...?

Poichè col titolo "perche censurare le espressioni colorite ?" i messaggi sono due (ho postato due volte lo stesso scritto perchè la prima era venuta male) volevo precisare che ovviamente puoi toglierli entrambi dal forum (oppure se credi togliere solo quello difettoso).
Quanto a "Prova parolacce (V.M.18 e soggetti delicati)
credo vada tassativamente cancellato dal forum .

Anzi,per non occupare spazio a vanvera elimina pure tutti gli scritti (compreso ovviamente il qui presente)in cui non parlo di Luigi Tenco .

Anche a me dispiace che ti affiorino in maniera spontanea dei dubbi insani