Un giorno dopo l'altro, diceva Luigi Tenco, e tutto è come prima;
ma questa volta noi risponderemo NO, NO, NO !

Vedrai che un bel giorno cambierà.... segnalo che a partire dal 19/10 p.v. in tutte le librerie e perfino (spero) nei centri commerciali, sarà disponibile un nuovo libro su Luigi Tenco, apprezzato anche dalla famiglia del compositore piemontese, che continua a vivere nel ricordo delle persone che lo hanno conosciuto e rinasce, un giorno dopo l'altro, nella stima e nella gratitudine delle nuove generazioni.
Per questo impegno un ringraziamento dovuto va agli autori dei quali segnalo brevemente alcuni tratti prelevati dalla “rete”.

I due autori si sono ampiamente occupati del rapporto tra musica e storia, pur seguendo percorsi diversi: Gioachino Lanotte, insegnante di italiano e storia, ha collaborato come chitarrista alla realizzazione di dischi di cantautori importanti come Lucio Dalla, Bruno Lauzi e Marco Ferradini; come autore ha realizzato per la RCA il disco intitolato Due Vele, e si è recentemente aggiudicato il Premio un'avventura dedicato a Lucio Battisti; da diverso tempo, inoltre, si occupa della canzone come fonte per la ricerca storica soprattutto in chiave didattica. Marco Peroni è stato coautore per Radio Tre - insieme allo storico Giovanni De Luna - del ciclo di puntate intitolato Canto e disincanto nell'Italia del miracolo economico, e ha pubblicato il libro intitolato Il nostro concerto. La storia contemporanea fra musica leggera e canzone popolare, edito da La Nuova , Italia

Scusami Massimo se ho scelto il tuo messagio per fare un replay ...Sono brasiliana e se non piu bambina (25) non conoscevo Luigi Tenco anche se avevo gi'a ascoltato ciao amore ciao tante volte. Quandoho cominciato a scoprire tutte le altre canzone mi sono innamorata di Lui... e non capisco perch'e la RAI INTERNATIONAL non fa un programma speciale solo di canzoni di Tenco e ci fa vedere qui al estero un sacco di cantanti davvero orribili cantando delle canzone altretanto orribili. Iopenso che Luigi meriterebbe di essere considerato un grande ed immortale cantautore italiano. Iopenso che forse noi al estero che amiamo la lingua e la cultura italiana meritiamo sentir parlare di Luigi ed ascoltare le sue belle poesie cantate. Penso che non 'e mai tarde per far capire anche a Luigi che 'e lassu, quanto lui 'e stato importante. Grazie

Hai fatto bene a segnalare quello che sostieni.
Come già saprai ho "girato" i contenuti del tuo messaggio a RAI INTERNATIONAL.
Per quanti ricevono invece RAI 3 segnalo che questa sera, alle ore 23,40 (ora italiana) il programma televisivo STARTREKkING potrebbe riguardare proprio Luigi!

Ciao Massimo,

entro nel forum solo ora perchè in precedenza non ho avuto tempo. Ho visto la tua segnalazione sulla trasmissione di RAI 3: se l'hai seguita e se si è parlato di Luigi, mi puoi cortesemente riassumere brevemente il contenuto ?

Ciao e grazie da
Ricky

Tenco in Tv...si è trattato di una intervista fatta alla sig.ra Iva Zanicchi mentre percorre un sentiero di montagna in alta Italia. Nel corso della trasmissione, durata più di mezz'ora, le è stata fatta anche una domanda sui festival di Sanremo e, la vincitrice dell'edizione 1967, si è soffermata a ricordare quel brutto momento evidenziando in particolare:
1) che non conosceva Tenco prima
2) che lei pensava fosse cosa logica fermare quel festival ma che la cosa non andò in porto perché fu fatta una riunione alla quale partecipò il suo patner Claudio Villa
3) che nessuno dei suoi colleghi cantanti voleva fermarsi
4) che le fu proposto (ma lei si rifiutò) di andare a depositare un mazzo di rose sulla tomba di Luigi.
Queste notizie erano già state rese di dominio pubblico in altre trasmissioni per cui, per parte mia, non ho colto aspetti di novità, salvo il fatto di ricordare che mi è parso improprio sostenere che nessun altro cantante avrebbe voluto fermare quel festival.

Grazie mille, Massimo. Anche per me queste non sono novità, perchè la Signora Zanicchi ha espresso la solita posizione "comoda" che ho sempre sentito. Io dico solo che se quanto è accaduto a Luigi fosse accaduto ad un cantante più "famoso", tutto sarebbe andato diversamente. Mi piace comunque ricordare che oggi Luigi non è solo ricordato come un "pazzo che si uccide per una canzonetta", come il meccanismo del festival voleva dimostrare, vista la fretta con cui ha liquidato il tragico evento. Tenco è ricordato anche da persone giovani che dopo aver percorso approfonditamente la sua carriera e la sua vita sostengono che si è di fronte ad un grande compositore, che ha sbattuto contro tradizioni tanto consolidate quanto ottuse. Ciao e grazie ancora da Ricky

Trovo molto giusto quanto asserito da ricky.Va aggiunto che non aver avuto un talento come luigi tenco o de andrè avrebbe significato continuare a restare ottusamente avulsi dalle grandi correnti musicali europee ed oltreoceaniche.
Ciao